Vigilia ore 11,30: tutto come da copione!

Natale, la magica festività in cui i rapporti familiari e le inclinazioni culinarie raggiungono la loro apoteosi… nel bene e nel male!!!

Tutto procede come da copione:

  • pommarola: fatta (pommarola per Natale??? con calma poi vi spiego…)
  • brodo: in fattura
  • spesa: ci siamo quasi
  • suoceri: più presenti di quanto richiesto e/o desiderato (mi sarebbe piaciuto finire la doccia con calma almeno stamani…)
  • Avv.: latitante

Ecco che per Natale si aggiunge al gruppo e da il meglio di sé mio padre, amichevolmente detto l’Avv.

Ci sentiamo al massimo una decina di volte l’anno, ci vediamo al massimo 5 volte l’anno, una di queste è appunto il Natale. Ciclicamente sembra quasi che si vada d’accordo, poi arriva uno scontro che le guerre puniche (prima seconda e terza, con tanto di epilogo con città rasa al suolo e terreno ricoperto di sale) sono roba da ragazzi, l’ultimo è stato a primavera e ancora i trattati di pace non sono stati ratificati… ci siamo sentiti il 22 e in 5 minuti netti siamo riusciti a litigare!!! In teoria dovrebbe passare stamani a fare gli auguri e lasciare un regalo alla PIxie (io è da quando ho 14 anni che sono “grande per queste cose”, a quasi 40 non mi aspetto più niente), ma ieri sera gli ho mandato un messaggio per chiedergli a che ora passava, nessuna risposta e non si è ancora visto… arriverà? si accettano scommesse…

Dopo la mattina con i suoceri e l’Avv. come elementi sorpresa (ognuno a modo suo), ci aspettano in sequenza:

  • cena con nonna Gray e tutta la sua famiglia che si compone di: la mia nonna (detta anche Kleine, perché è veramente bassa), zii Minimal probabilmente con cugino (lui è il più piccolo io sono la più grande e siamo 4 figli unici), Zione e Ziona senza cugino che passa il Natale con la fidanzata, zio Strano (il maggiore dei fratelli di nonna Grey) con la fidanzata di turno, in questo caso il cugino, con moglie e prole fanno il Natale con i parenti della moglie. Si aggiunge il fidanzato di nonna Grey, fidanzato di lungo corso… lei, al contrario di suo fratello, è una monogama seriale;
  • pranzo con i suoceri;
  • teino serale con nonna Grey e C.
  • mattina di santo Stefano dai nonni altri, i genitori dell’Avv., lui, che è un uomo di un certo stile (si nota il sarcasmo?) sarà già partito per la settimana bianca con la mia non più giovane matrigna e il mio fratellastro adolescente.

Finito questo tour de force potrò godermi un po’ per davvero! la mia famiglia: la Pixie e l’Ing.

Non che non voglia bene al resto della banda (a chi più a chi meno), ma siamo troppi e troppo incasinati per gestirci nei 3 giorni che il calendario natalizio concede!!!

 

 

 

 

Carpaccio al ginger e prezzemolo

Costo: medio

Tempo di preparazione: ultra rapido (5′)

Ingredienti per 3 persone:

  • 150 gr di lombo (detto anche lonzino, dipende dalle zone) stagionato;
  • 2 cm di ginger;
  • tre cucchiaini d’olio;
  • il succo di mezzo limone;
  • un mazzetto prezzemolo.

Preparazione:

Disponete le fette su un piatto da portata. Mettete in un bormiolino (o barattolo col tappo dello stesso tipo) l’olio, il succo di limone, il ginger grattugiato, il prezzemolo tritato finemente; chiudete il barattolo, agitate molto bene. Versate l’emulsione che avrete ricavato sull’affettato e servite.

Variante

Dopo aver condito così il lombo per tanti anni, ho provato a far subire lo stesso destino alla noix de jambonne savoie: ottimo risultato (in foto)! Se capitate in un mercatino francese o svizzero o piemontese, o in uno dei tanti mercatini internazionali che si trovano in questo periodo, o se comunque per una qualche ragione entrate in possesso di una noix de jambonne savoie, provate a condirla così!

 

 

Cenetta da rientro

Ieri sera siamo tornati a casa da un fine settimana dallo zio Scienziato. Lo zio Scienziato è il fratello dell’Ing. Vive all’estero dove lavora al Covo degli scienziati; e in un covo di scienziati ci vive anche in una casa che sembra uscita da un film e che condivide con altri due amici-scienziati.

Il Covo è una zona d’Europa dove la cucina è molto buona, ma un po’ pesante: alla partenza, quando abbiamo preparato la valigia l’Ing. ha messo nel beauty case una manciata di bustine anti-ulcera/duodenite, tanto per essere pronti…

In uno dei nostri soggiorni l’Ing. ha coniato, per descrivere la cucina locale, la definizione di au beurre beurré!!!

Insomma grandi mangiate, anche ottimi ristoranti etnici e al ritorno la valigia della Pixie è stata deputata a contenere gli acquisti gastronomici:

  • un bloc de foie gras de canard;
  • un bloc de foie gras d’oie;
  • 1,2 Kg di melange per Fonduta;
  • mezza noix de jambonne savoie…

Al rientro il bisogno di stare leggeri era forte, ma anche la voglia di usare qualcosa del ben di Dio che aveva riempito la valigia della Pixie…

La soluzione è stata: tazza di consommè, noix de jambonne savoie in carpaccio al ginger e prezzemolo, mela ambrosia, il tutto annaffiato da un buon sidro e da una baguette fresca (gli ultimi due reperiti nel supermercato sotto casa provvidenzialmente aperto la domenica!).

 

 

Brodo

Costo: basso

Tempo di preparazione: lungo (3h) + tempo di raffreddare e sgrassare

spezie da brodo

spezie da brodo

Ingredienti per 3 persone:

  • una carota;
  • una cipolla;
  • una costola di sedano;
  • un pomodorino piccolo;
  • 3 chiodi di garofano;
  • qualche grano di pepe nero;
  • un ciuffetto di prezzemolo;
  • un pezzettino (veramente piccolo) di noce moscata;
  • mezza stecca di cannella;
  • scorza di limone;
  • un osso da brodo (preferibilmente un pezzetto di ginocchio);
  • un pezzo di carne da brodo (preferibilmente copertina con osso o costoline);
  • un pezzo di muscolo;
  • una confezione di durelli di pollo.

Preparazione:

Pulite gli odori, infilate i chiodi di garofano nel fondo della cipolla; lavate bene tutti i pezzi di carne. Mettete tutti gli ingredienti in una pentola capiente con 4 litri d’acqua, salate, coperchiate e fate andare a fuoco molto alto; una volta raggiunto il bollore lasciate il coperchio semi aperte e fate sobbollire per circa tre ore.

Fate intiepidire, levate tutti i pezzi di carne, gli odori e le spezie, passate al colino e mettete in frigo per almeno un giorno o una notte. A questo punto si sarà solidificato uno strato di grasso in superficie, rimuovetelo con una chiumarola, passate di nuovo il brodo al colino ricoperto di carta da cucina per levare tutti i residui e farlo diventare “chiaro”.

Da bere…

Io non sono una grande amante di vini rossi, non che quelli buoni non mi piacciano…

Ma con il brodo e tutti i suoi derivati adoro un bel bicchiere di rosso, un classico da brodo come un buon Lambrusco, o magari un Bonarda…

Un’idea per stare leggeri…

Oltre ad essere una fantastica base per mille ricette è buonissimo per aprire un pasto “in tazza”, tipo consommè, caldo con una spolverata di parmigiano e una grattata di noce moscata fresca.

 

 

 

winter wonder land

Fa un freddo cane!!! e per giunta i fantastici guanti che ho comprato ai saldi di due anni fa non li trovo più, quindi sfreccio con la mia scassatissima bici per il centro cittadino con un paio di orridi guantini di pile molto liso e molto anni ’80 (o poco più), con fiocchetto e rosellina?!?! quando me li regalarono erano l’ultima moda: molto 3ndy, molto uptown girl… oggi il senza fissa dimora da cui compro il giornale una volta alla settimana mi ha chiesto se mi paravano il freddo con aria dubbiosa… ora ritroverò gli altri, li devo ritrovare!!!
Comunque, l’inverno è proprio arrivato e quindi si cucinano cose invernali, calde, confortanti.

IL BRODO!!!

Il brodo è la nonna Grey, la mia mamma, che è la miglior cuoca che io conosca. Ha talento creatività gusto occhio, cucinare per lei è una dote innata. Io me la ricordo mamma giovanissima, ha solo 20 anni più di me, che cucinava con la cura di una casalinga consumata facendo in casa perfino la pasta sfoglia e provando tutti i preparati possibili, quasi sempre delle schifezze!!! mi ricordo ancora quando comprò una base per ragù o ripieni per verdure… un orrore, perfino la gatta si rifiutò di mangiarla…

La mia prima infanzia è legata a una grande cucina dove la nonna Grey, che ancora però non aveva i capelli grigi, ma una cesta di capelli neri e ricci che sembrava il fratello nascosto dei Jackson 5, cucinava le crostatine e lucidava le mele col canovaccio: erano queste le merendine che mi portavo a scuola… e come ne ero fiera!!!

Io adoro il brodo, ma d’altra parte ci sono brodi che trovo una schifezza!!! Quei brodi che sono aspri, acidi… e quelli con gli “occhi” di grasso che galleggiano… bleha!?!?!

Chiariamo: come tutti sono ricorsa al brodo di dado e ce ne sono versioni che definirei perfino nobili!!!

Comunque fare il brodo è una di quelle cose che mi fanno casa!
Il brodo della nonna Grey è saporito e leggero, magro e speziato… è perfetto!

Fare il brodo sarebbe una cosa da casalinga: ci vuole un sacco di tempo!

Io lo faccio nel fine settimana o in due dopo cena, ne faccio tanto e lo congelo, sporzionato in sacchetti (per me, la Pixie e l’Ing. è sufficiente un sacchetto gelo medio con 7 mestoli colmi di brodo).

 

 

Marengo & C.

Costo: basso

Tempo di preparazione: medio (30′) + 3h e 30′ di raffreddamento + il tempo di preparazione della meringa

Ingredienti per 12 persone:

  • meringa (dose per 12);
  • 500 ml di panna da montare;
  • un uovo di crema pasticcera;
  • una tazza di gocce di cioccolato.

marengoPreparazione:

Preparate il composto per la meringa. Ricoprite due teglie uguali con la carta forno su cui avrete disegnato (a rovescio con un lapis) la forma che voletegufo dare al vostro dolce e realizzatela utilizzando la sac a poche per disporre il composto; avrete così la base e la copertura del vostro dolce. Se per realizzare la vostra immagine avete bisogno di due colori mischiate al composto della meringa un po’ di cacao passato al setaccio mescolando con delicatezza usando un mestolo di legno e con movimenti ampi dal basso verso l’alto.

 

Disponete il rimante composto in uno strato omogeneo alto circa un dito una placca ricoperta di carta forno; questo servirà per la farcia.

Quando le meringhe saranno pronte, cotte e ben freddate, staccatele dalla carta forno. Riducete la meringa fatta nella placca in un unico strato a pezzetti o briciole abbastanza grandi. Montate la panna a neve ben ferma, incorporatevi la crema, mischiate con la meringa sbriciolata e le goccie di cioccolato. Mettete la base di meringa su un vassoio, ricopritela con un alto strato di farcia, deponetevi sopra  la meringa di copertura e mettete in freezer per almeno 3 ore.

Tenete mezz’ora a temperatura ambiente prima di servire.

Variante di forma

Usando le meringhe fatte a quenelle e uno strato di meringa sbriciolata (senza dover fare una forma tipo il gufo della foto o un cerchio ecc.) si possono realizzare delle piccole coppette di marengo monoporzione.

Riempite delle coppette alternando briciole di meringa e gocce di cioccolato alla panna montata. Cominciate con le briciole di meringa e finite con una quenelle di meringa…

Variante di sostanzapavlova

Stessa cosa in piccole coppette si può fare per la variante fresca e estiva del marengo, la  pavlova; al posto delle gocce di cioccolato usate fragole, mirtilli, ribes, more…

Sweet six!?!

La Pixie ha compiuto i suoi fulgidi 6 anni, il tempo è stato clemente, la giornata fantastica, la festa è andata benissimo.

La Pixie ha cantato con tanto di microfono la sua canzone preferita, non conosce la timidezza… e è stata felicissima dei regali. In particolare ha apprezzato:

  • Draculaura completa di pipistrello;
  • la spada laser di Star Wars;
  • i libri di Geronimo Stilton;
  • la Queen’s Anna Revenge;
  • la macchina per fare le patatine;
  • l’animatrice, che visto il costo da due anni ricade sotto la categoria “regali”.

Da questa lista appare abbastanza chiaro che la Pixie non ha proprio i gusti che ti aspetteresti da una nanetta dall’aria compita e dai lunghissimi e liscissimi capelli…

I suoi gusti cinematografici e la sua passione per la zoologia hanno decisamente segnato il suo stile…

Io e l’Ing. non siamo darkettoni, non credo di aver mail visto un film dell’orrore, l’animale più strano che ho posseduto è una gatta nera… niente iguane!!!

Eppure la Pixie adora i serpenti e i pipistrelli: tutta colpa dei laboratori del museo di storia naturale, dei percorsi didattici da piccolo zoologo, di Geronimo Silton e di Bat Pat!!!

La percezione che è grande ce l’ho… da mille cose… solo che poi mi stende con colpi che una madre non regge!!!

“Mamma, oggi Chatta (la pixie-amica della Pixie) mentre andava in bagno mi ha detto: “fatti mandare in bagno anche tu così chiacchieriamo” “e tu che hai fatto Pixie?” “Ho aspettato che Chatta fosse uscita e dopo un minuto ho detto alla maestra che dovevo andare in bagno” che domanda cretina che ho fatto!!! come se non lo avessi fatto anche io ai miei tempi… “…e poi cosa avete fatto tu e Chatta?” “Siamo state un po’ in bagno a chiaccherare e poi siamo tornate in classe!!!” di nuovo: che domanda cretina che ho fatto!!! come se non lo avessi fatto anche io ai miei tempiFermate le macchine!!! Ai miei tempi l’età per queste cose, chiaccherate nei bagni della scuola e simili, era 16 e non 6 anni!

Forse la ragazza sta correndo troppo!!!

 

Pa-ta-ti-ne!

Per la festa della Pixie io e l’Ing. abbiamo cucinato a tondino per un giorno e mezzo, tutti questi sforzi sono stati premiati da un incredibile risultato: una festa senza patatine!!! come urlava il protagonista di Frankenstein Junior: “Si può fare!!!

Quando ho detto alle mie colleghe cosa avrei preparato mi hanno presa per i fondelli: “ai bambini non piacciono queste cose…”, “i miei me le tirerebbero dietro…” e io, spavalda come Caterina Sforza sulle mura della rocca di Forlì ho ribattuto: “Perché non ci provate, le mangerebbero eccome!”, intanto dentro tremavo e pensavo Vai, forse piove e quindi saranno in casa pigiati come sardine e la roba da mangiare gli farà schifo, e saranno pigiati, affamati, arrabbiati e urleranno in coro “Pa-ta-ti-ne! Pa-ta-ti-ne!” … un incubo di medie dimensioni!!!

Invece hanno mangiato come cavallette e con gusto, piccole iene e genitori! Siamo stati sommersi di complimenti!!!

Il menu si componeva di:

  • salati
    • gateau di patate;
    • torta salata di erbette e ricotta;
    • mousse di prosciutto al tartufo;
    • rustico di sfoglia con prosciutto di Praga e fontina;
    • duchesse con burro e prosciutto crudo;
    • tramezzini philadelphia e prosciutto cotto;
    • tagliere di formaggi misti;
    • salame e mortadella al taglio;
    • baguette (comprata) e pane con semi e frutta secca (fatto l’Ing);
  • dolci
    • muffin;
    • cookies;
    • cheese cake;
    • crema chantilly (7 uova di crema e 500 ml di panna!!!);
    • macedonia di fragole, kiwi e banane.
  • torta:

La casalinga anni ’50 che è in me ha gongolato…

Meringa!

Costo: basso

Tempo di preparazione: medio (30′) + 4h 30′ per la cottura + 1h di raffreddamento

meringhe

Ingredienti per 6 persone:

  • 100 gr di albume d’uovo (circa 4 albumi);
  • 200 gr di zucchero semolato;
  • un baccello di vaniglia;
  • un pizzico di sale;
  • qualche goccia di limone.

Preparazione:

IMPORTANTE: le uova devono essere a temperatura ambiente!!!!

Fate scaldare il forno a 80°.

Tagliate il baccello di vaniglia per il verso della lunghezza e raschiate l’interno delle due metà con il coltello per prelevare i semi che si raccoglieranno sulla lama in una pasta densa.

Mettete lo zucchero nell’omogeneizzatore (quasi tutti i robot da cucina lo hanno… altrimenti optate per lo zucchero a grana particolarmente fine…) con i semi di vaniglia e frullate fino a raggiungere una consistenza che sia a metà strada fra lo zucchero semolato e lo zucchero a velo.

Separate con cura gli albumi dai tuorli e metteteli in una boule con metà dello zucchero e montate con lo sbattitore a neve ben ferma. quando avete quasi raggiunto la consistenza voluta aggiungete qualche goccia di succo di limone filtrato. Incorporate con un mestolo di legno il resto dello zucchero con movimenti circolari dal basso verso l’alto.

Con due cucchiai da tè formate delle quenelle e disponetele su una placca da formo ricoperta da carta da forno. Cuocete per 4h e 30′, spegnete il forno e lasciate lo sportello semi-aperto per 30′; levatele dal forno e fatele raffreddare ulteriormente per almeno 30′.

Da bere…

Tè, cioccolata in tazza, champagne, passito, aleatico, calvados, ron… dipende dall’età, dall’ora del giorno, dai gusti…

Ricetta mamma e figlia!!!

Sarà che le meringhe, il marengo e la pavlova sono fra i pochi dolci apprezzati dalla Pixie, ma a lei piace tanto prepararle!!! Un buon modo per passare il pomeriggio insieme!!!