Pa-ta-ti-ne!

Per la festa della Pixie io e l’Ing. abbiamo cucinato a tondino per un giorno e mezzo, tutti questi sforzi sono stati premiati da un incredibile risultato: una festa senza patatine!!! come urlava il protagonista di Frankenstein Junior: “Si può fare!!!

Quando ho detto alle mie colleghe cosa avrei preparato mi hanno presa per i fondelli: “ai bambini non piacciono queste cose…”, “i miei me le tirerebbero dietro…” e io, spavalda come Caterina Sforza sulle mura della rocca di Forlì ho ribattuto: “Perché non ci provate, le mangerebbero eccome!”, intanto dentro tremavo e pensavo Vai, forse piove e quindi saranno in casa pigiati come sardine e la roba da mangiare gli farà schifo, e saranno pigiati, affamati, arrabbiati e urleranno in coro “Pa-ta-ti-ne! Pa-ta-ti-ne!” … un incubo di medie dimensioni!!!

Invece hanno mangiato come cavallette e con gusto, piccole iene e genitori! Siamo stati sommersi di complimenti!!!

Il menu si componeva di:

  • salati
    • gateau di patate;
    • torta salata di erbette e ricotta;
    • mousse di prosciutto al tartufo;
    • rustico di sfoglia con prosciutto di Praga e fontina;
    • duchesse con burro e prosciutto crudo;
    • tramezzini philadelphia e prosciutto cotto;
    • tagliere di formaggi misti;
    • salame e mortadella al taglio;
    • baguette (comprata) e pane con semi e frutta secca (fatto l’Ing);
  • dolci
    • muffin;
    • cookies;
    • cheese cake;
    • crema chantilly (7 uova di crema e 500 ml di panna!!!);
    • macedonia di fragole, kiwi e banane.
  • torta:

La casalinga anni ’50 che è in me ha gongolato…

Meringa!

Costo: basso

Tempo di preparazione: medio (30′) + 4h 30′ per la cottura + 1h di raffreddamento

meringhe

Ingredienti per 6 persone:

  • 100 gr di albume d’uovo (circa 4 albumi);
  • 200 gr di zucchero semolato;
  • un baccello di vaniglia;
  • un pizzico di sale;
  • qualche goccia di limone.

Preparazione:

IMPORTANTE: le uova devono essere a temperatura ambiente!!!!

Fate scaldare il forno a 80°.

Tagliate il baccello di vaniglia per il verso della lunghezza e raschiate l’interno delle due metà con il coltello per prelevare i semi che si raccoglieranno sulla lama in una pasta densa.

Mettete lo zucchero nell’omogeneizzatore (quasi tutti i robot da cucina lo hanno… altrimenti optate per lo zucchero a grana particolarmente fine…) con i semi di vaniglia e frullate fino a raggiungere una consistenza che sia a metà strada fra lo zucchero semolato e lo zucchero a velo.

Separate con cura gli albumi dai tuorli e metteteli in una boule con metà dello zucchero e montate con lo sbattitore a neve ben ferma. quando avete quasi raggiunto la consistenza voluta aggiungete qualche goccia di succo di limone filtrato. Incorporate con un mestolo di legno il resto dello zucchero con movimenti circolari dal basso verso l’alto.

Con due cucchiai da tè formate delle quenelle e disponetele su una placca da formo ricoperta da carta da forno. Cuocete per 4h e 30′, spegnete il forno e lasciate lo sportello semi-aperto per 30′; levatele dal forno e fatele raffreddare ulteriormente per almeno 30′.

Da bere…

Tè, cioccolata in tazza, champagne, passito, aleatico, calvados, ron… dipende dall’età, dall’ora del giorno, dai gusti…

Ricetta mamma e figlia!!!

Sarà che le meringhe, il marengo e la pavlova sono fra i pochi dolci apprezzati dalla Pixie, ma a lei piace tanto prepararle!!! Un buon modo per passare il pomeriggio insieme!!!

 

Saltellando da un meteo all’altro…

Non è importante solo il tempo come durata, anche il tempo atmosferico può complicarti la vita…

Il compleanno della Pixie è alle porte, i preparativi per il genetliaco della piccola imperatrice fervono: fissato il pagliaccio per l’animazione, stilata la lista di tutti compagnucci di scuola da invitare, preparato il menù, ma…

L’atroce, enorme, apocalittico “ma” si è affacciato con la faccia del babbo di amichetta Perfettina della Pixie. Davanti a scuola, io e il babbo dell’amichetta a aspettare l’uscita; l’amichetta compie gli anni pochi giorni prima della Pixie, quindi lei ha fatto la festa questo fine settimana. Io, gentile e cordiale: “Ciao, l’Ing. mi ha detto dell’invito, grazie mille! ci saremo sicuramente! il sabato dopo è il compleanno della Pixie, ci sarete?” Lui, faccia monoesperessione fra il sono socievole e il vivo in altro pianeta: “Mah… speriamo che il tempo regga! Per la festa di Perfettina non ci sono problemi, ma per la Pixie…” “Ma no, dai?!? le previsioni sono buone!” e stoica continuo a sorridere, ma penso Ti diverti a portare sfiga? “Mah, non può reggere, prima o poi si guasta il tempo…” Proprio quando stavo per dare in escandescenze… la campanella!!! erano anni che non mi capitava di essere salvata dalla campanella!?!

Ora le previsioni meteo non sono più così rosee: 3 meteo su tre concordano sul fatto che la temperatura sarà “al di sotto delle medie stagionali”, 1 su 3 promette pioggia… PANICO!!!

Mentre io e la Pixie tornavamo in bici da danza (faccio notare che ho pranzato in minuti 15 con yogurt e caffè, visto che il magnetotermico della sala server dell’Ing. continuava a fare non so cosa, quindi sono dovuta andare a prendere di corsa la Pixie, e, armata del mio fido IPad, lavorare mentre la Pixie zompettava e la colonna sonora di Nyman per L’ultima tempesta di Greenaway del corso di danza moderna per fortuna copriva il chiacchericcio delle mamme da giardino) ho incontrato il babbo di Perfettina che faceva jogging. La Pixie, appollaiata sul seggiolino dietro di me ha esordito: “perché il babbo di Perfettina corre così?” “sta facendo jogging amore: corre per rilassarsi e mantenersi in forma…” “perché non lo fai anche tu mamma?” Perché a questo punto sono 12 ore che corro per sopravvire tipo gazzella nella savana (hai presente Sid il bradipo che descrive i graffiti delle grotte?) e quindi non ho tempo di correre per rilassarmi… AMORE DOLCE!!!  “ma tanto tu non non hai bisogno: sei già in forma mamma!” Il mio tesoro! ha imparato che una pietosa e palese bugia a volte è meglio della verità!!! Comunque mi sono chiesta perché la perturbazione di origine polare deve proprio venire a rompere le uova nel paniere a noi e lasciare a Perfetina una giornata fantastica per la sua festa e a suo padre portasfiga anche il bel tempo per fare jogging!!!!

Comunque: pioverà o non pioverà? quale meteo avrà ragione? vi farò sapere….

Intanto continuo a concentrarmi su dolce, che nelle mie intenzioni sarà un capolavoro!!! L’ing. ha già decretato che secondo lui mi imbarco in una cosa impossibile… è bello sentirsi sostenuta anche nelle piccole cose… grazie amore!!!

Sarà una variante artistica del dolce preferito della Pixie: il Marengo!!!

L’amatriciana dell’Ing.

Costo: basso

Tempo di preparazione:  rapido (25′)

Difficoltà: bassa

Ingredienti per 2 persone

* 180 gr. di bucatini;
* una fetta di pancetta stesa alta 3-4 mm;
* una cipolla media o due cipollotti freschi a seconda della stagione;
* un peperoncino fresco o congelato intero (la quantità varia in funzione della piccantezza del predetto peperoncino);
* 3 pomodori da salsa o pelati in barattolo ((un po’ più di mezzo barattolo);
* abbondante pecorino grattato;
* olio qb.

Preparazione

Mettete su l’acqua per la pasta e cominciate a preparare gli ingredienti: tagliate la pancetta a dadini della stessa dimensione, riducete la cipolla a un sottile trito al coltello, tagliate il peperoncino a fettine sottili. Quando li avrete preparati tutti, l’acqua sarà vicina al bollore; fate un taglio a croce sul fondo dei pomodori, badando di non intaccare la polpa, buttateli nell’acqua e lasciateli lì per un cinque minuti circa. Tirateli fuori con una schiumarola, pelateli, divideteli in quattro e riduceteli a una concassé.

Mettete la pancetta in un tegamino di metallo col fondo spesso sul fornello piccolo, ma a fuoco vivace; lasciatela rosolare, senza olio, fino a che non sarà diventata dorata e croccante (circa 10 minuti).

Prendete una padella larga e con i bordi alti (servirà anche per saltarci la pasta), mettete un generoso filo d’olio, aggiungete la cipolla, salate tenete a fuoco basso: la cipolla deve passire e non imbiondire!

Quando la pancetta è croccante e la cipolla si è passita mettete anche la pancetta in padella (a seconda di quanto vi sentite in vena di sapore e grassi decidete se aggiungere anche il grasso sciolto della pancetta che è delizioso) e fate andare un attimo per amalgamare i sapori.

Buttate in padella la concassé di pomodoro o i pelati e il peperoncino.

Buttate i bucatini.

Se vedete che il sugo tende ad asciugarsi troppo (e questa è una variabile imprevedibile che dipende dal pomodoro: più o meno acquoso…), aggiungete un cucchiaio abbondante di acqua della pasta.

Quando mancano 2 minuti alla cottura dei bucatini, mettete in padella una spolverata di pecorino e un cucchiaio di acqua di cottura e mantecate.

Scolate poco i bucatini un minuto prima del tempo indicato, mettete in padella e saltate.

Impiattate e date su ogni piatto una generosa spolverata di pecorino.

Varianti

Per le varianti consigliate Amatriciana for two!

Da bere…

Un rosso, non troppo forte o strutturato o un rosato in estate.

Il concetto di contorno

Durante l’estate la gente normale mangia cose fresche, mangia meno, cucina poco…

questa regola non vale per me la Pixie e l’Ing. che siamo costretti dalle congiunture lavorativo-scolastiche a stare a più stretto contatto con nonni di ogni genere e grado. La scuola materna finisce con il finire di giugno, la scuola elementare (la Pixie quest’anno fa il grande salto!?!?!) ricomincia a metà settembre… o sei una mamma da giardino o parte il delirio organizzativo! Noi siamo arrivati a livello di professionismo puro! La Pixie si sorbisce quanti più turni possibili di centro estivo comunale (il quanto più possibili è una variabile che si calcola in funzione della vicinanza della scuola in cui vengono svolti e della presenza di pulmino: se devo fare 30 min di macchina per portarla al centro estivo, 10 min di fra parcheggio consegna baci-coccole, 45 min , ché il traffico aumenta, per tornare a parcheggiare la macchina a casa, prendere la bici, visto che lavoro in zona blu, e fare 12 min di pedalata… moltiplica questi tempi per due anda e rianda, considera che il centro estivo non è aperto per 10 ore…. farei giusto un salutino in ufficio….), ma rimangono comunque un boto di settimane da coprire… parte con le nostre ferie (che devono essere sapientemente dosate per coprire anche chiusura natalizia e pasquale delle scuole, giorni a orario ridotto in apertura e chiusura, influenze improvvise e concomitanti con assenze dei nonni e esami del parco baby-sitter), parte con il sostegno dei nonni che per fortuna d’estate fanno da nonni!!!

In 10 giorni di Suoceri io e l’Ing. abbiamo allargato le cinture di 2 buchi. L’agenda della Pixie prevede una settimana con noi e tre settimane in cui noi facciano su e giù lavoro mare; al nostro primo ritorno al mare l’abbiamo trovata in food overload!!!

Arrivo, nonni a cena fuori e per noi sontuosa cena (sono proprio bravi a cucinare!!!) con vino di conseguenza. Pixie: “Mamma io non ceno” “Come amore, con tutte le cose buone che ha preparato nonna?!?!” Lei, lunga e secca (non capiamo da chi ha preso…) con le mani su una pancina tonda che normalmente si presenta solo dopo mega mangiata di schifezze a festicciole di bimbi con mamme che sanno cucinare: “Mamma la nonna mi sommerge di cibo!” Io e l’Ing. ci guardiamo: “ok amore, solo un po’ di verdura e frutta…”

La dichiarazione di resa di fronte all’avanzare dell’orario dei pasti si sta ripetendo, per questo dico che è in food overload!

La Pixie non è una bambina disappetente, mai stata, ma è abituata a mangiare il giusto. Inoltre la sua pediatra ha un occhio particolare all’alimentazione. La pediatra è una donna dolce, simpatica, scrupolosa, la Pixie non la teme e se abbiamo qualche dubbio è lei che dice: “sentiamo la dottoressa C!”

Noi la Dottoressa C la temiamo: sa tutto vede tutto sgama ogni cosa… mai mentire alla dottoressa C! La dottoressa C ci segue come una fata buona: c’è sempre e visita sempre, non prende mai niente sotto gamba, cura la Pixie e placa le nostre ansie genitoriali. Quasi tutte le mamme, da giardino e non, ricorrono alla figura mitica del “pediatra privato”, io non farei visitare la Pixie da nessuno che non sia la dottoressa C, salvo diversa indicazione della dottoressa C stessa, che ci ha mandato da oculista, ortodontista ecc.

La super dottoressa C, è anche una nutrizionista infantile e ci ha sfatato subito una serie di miti rispetto all’alimentazione dei bambini, al fatto che debbano avere le pieghine (cioè che i polsi le ginocchia le caviglie debbano essere nascosti dall’incrocio di due rotoli di grasso), la Pixie è magra e va bene così, mangia bene si muove tanto, è sana!

Le diete che la dottoressa C ci ha dato (dove con dieta si intende insieme di regole alimentari, non dieta dimagrante o altre cavolate) dallo svezzamento in poi (con il cambiare dell’età cambia l’alimentazione) ci hanno chiarito una serie di concetti.

Il concetto chiave e maggiormente frainteso nella famiglia media italiana e quindi anche nelle nostre è il concetto di contorno. Questo misunderstanding si palesa soprattutto nelle festività (natali pasque ferragosti) e nei pasti domenicali; perché sono pasti speciali, direte voi, sbagliato, perché i nonni mangiano sempre così e l’estate è il momento in cui ne prendiamo coscienza.

In generale i nonni (sia i Suoceri che la mia Mamma) intendono come contorno qualsiasi cosa abbia fra gli ingredienti in ricetta uno con origine nel mondo vegetale.

per partire light:

  • i legumi non sono un contorno: la dottoressa C sostiene che pasta e legumi (tipo pasta) e ceci è un pasto completo; tagliatelle al ragù, arista e ceci all’olio non è un pasto è un delirio gastronomico!
  • le patate,nelle nostre abitudini alimentari, sono un contorno, ma non sono una verdura, sono alla stregua della pasta, del pane, del riso, sono carboidrati! se nel menù sopra citato sostituisci i ceci con le patate al forno, non cambia molto!!! tu riprendi la Pixie e chiedi “ha mangiato le verdure?” la risposta è “si, ha ripreso le patate due volte!!!” tu pensi ora chiamo la dottoressa C e ve l’aizzo contro!!!

Poi ci sono le apoteosi che in genere prendono la forma di: zucchine ripiene di carne, melanzane alla parmigiana, varie verdure gratinate… sfido poi che la Pixie va in food overload: questi non sono contorni!?!?!?!?!?!

 

 

 

Mamme da giardino

La giornata non è cominciata sotto i migliori auspici…

L’Ing. è uscito di casa senza neanche darmi un bacetto… e sì che ieri, visto che la Pixie è al mare con con i Suoceri… come dire… quando la Pixie non c’è i genitori ballano!

Vero è che quando lui era già vestito e pronto sulla porta e mi lanciava un “ciaoo” io ero ancora catatonica nel letto con in mano la tazza di caffè che su mia biascicata richiesta mi aveva amorosamente portato… ma non mi è sembrato di ottimo umore…

Stasera ci sono gli zii minimalisti a cena, quindi per fare in modo di migliorare l’umore dell’Ing. che oggi torna prima di me, ho attivato la modalità super-Giratempo: ho liberato il tavolo e il piano della cucina (quasi liberati… ma erano un campo di battaglia…), ho rimesso a posto il mobile delle pentole (sembra folle ma poi vi spiegherò gioie e dolori del passaggio di Super-Eli), ho svuotato e ririempito la lavastoviglie, ho pulito il mobiletto del giardino, il tavolo (poi capirò perché ho messo in giardino un tavolo bianco con il piano ruvido, anzi lo so: era in offerta soci alla coop!?!?, che anche se lo lavi alla perfezione rimane grigino tipo se mi pulivano era meglio) e ho spazzato la parte piastrellata del giardino su cui poggia suddetto tavolo. Dopo, posso chiamare l’Ing. e, lasciate le consegne per la spesa sussurrargli con voce flautate: “per la cena è tutto sotto controllo, tu fai la spesa, torna a casa e mettiti in relax…” dovrebbe funzionare… con me funzionerebbe… Ah, ho anche portato fuori la spazzatura, cambiato il letto (l’idea di lenzuola fresche e pulite mi mette di buon umore e fa lo stesso effetto anche all’Ing.) e ho messo a fare il ghiaccio!!! quindi posso anche aggiungere: “…preparati qualcosa da bere che abbiamo ghiaccio in abbondanza!” ok, funziona, io mi adorerei!!!

Mentre facevo tutto questo con addosso in pigiamino rosa e bianco di cotone un po’ triste, pensando in ordine sparso:

  • a step e relativa tempistica per la preparazione della cena;
  • a quanto stavo facendo tardi in ufficio;
  • al fatto che ero sudata come una capra e prima di uscire ci dovevo far rientrare anche una doccia…

si è affacciata alla mia mente l’immagine della mamma da giardino.

La mamma da giardino, non lavora, la mamma da giardino ha due figli e tu non puoi capire lo stress, la mamma da giardino è sempre super-indaffarata e a fare quello che tu hai fatto in un’ora prima dell’ufficio ci averebbe messo tutta la mattina, si sarebbe sfinita e avrebbe condiviso questa sfibrante esperienza con altre mamme da giardino per almeno una settimana!!!!

In più la mamma da giardino o non sa cucinare e vive di surgelati e banco gastronomia o è la dea della cucina: una cena per quattro prevederebbe un menù di 18 portate, con alternanza di carne e pesce e un sorbetto al limone per sancire la divisione!!!!

Non sono una mamma da giardino!

 

 

Amatriciana for two!

Come detto, l’amatriciana, visto che è piccante, non può essere cucinata quando c’è la Pixie. Quindi è diventata quasi un sinonimo di “serata da coppietta”. Dopo aver raccontato l’ultima occasione in cui è stata cucinata, ecco la ricetta rigorosamente per due persone!

Precisiamo che non è uno dei miei piatti, è territorio dell’Ing. In casa c’è una ferrea divisione nelle competenze culinarie, violarla equivarrebbe a una dichiarazione di crisi familiare, una guerra aperta, l’anticamera di un divorzio… Al massimo ci si può azzardare ad avventurarsi nel territorio dell’altro previo avviso, richiesta di assistenza e palese riconoscimento della superiorità del coniuge. Ecco allora che compaiono chat del tipo: “ciao Gira, avrei tanta voglia della tua pommarola…” “l’ultima l’ho tirata fuori dal congelatore l’altra sera…” “lo so, e se provassi a farla io?”

Così ogni ricetta prende forma nell’esecuzione che ne da il preposto: l’amatriciana è da Ing.!!! La preparazione è maniacale: la pancetta deve essere stesa, non affumicata, per amor del cielo!)alta 3-4 mm e tagliata a dadini, rigorosamente della stessa dimensione (secondo me di nascosto l?’Ing. usa il calibro…)… Ho reso l’idea?!? Ma l’Ing. è anche un uomo creativo, quindi, malgrado la maniacalità, le ricete contemplano sempre varianti!!! una delle n varianti dell’Ing consiste nell’utilizzare il salamino al posto della pancetta (l’altra sera ha usato un salamino di culatello… ottimo risultato!!!

Regalami un chorizo…

Una delle varianti migliori dell’amatriciana dell’Ing. è praticamente un piatto fusion! Nacque in Costa del Sol. Eravamo in vacanza in Spagna in tenda, ma un’amica ci aveva messo a disposizione la sua casa al mare per una settimana. Avendo a disposizione una vera cucina, più che una settimana di mare, fu una settimana gastronomica… e chiaramente l’Ing. si cimentò, tra le altre cose, nell’amatriciana. Piccolo particolare la pancetta stesa (non affumicata per amor del cielo) era introvabile?!?! Tentò allora l’approccio con un ottimo chorizo piccante che avevamo appena comprato: i vicini ci chiesero dal balcone cos’era quell’odorino fantastico e se potevano avere la ricetta!!! (Immaginate l’ego dell’Ing.!!!)

Da allora, nei nostri afflati romantico-culinari, una vecchia canzone (non ricordo neppure di chi, non era un gran che…) ha cambiato il testo da “regalami un sorriso…” a “regalami un chorizo”

Se trovate il chorizo, fatela! per la preparazione vale quanto detto per la variante col salamino, basta eliminare il peperoncino!

 

 

Partiamo dai “perché”

Perché ti firmi Giratempo?

Perché come dice l’Ing. (ovvero il marito) la Giratempo “è il sogno di tutti i genitori…” e anche il nostro!!! Due lavori a tempo pieno, una Pixie di 6 anni da accudire (o tenere a bada, scegliete voi…), le bollette da pagare (ché andare alla posta posta è fuori discussione, ma anche il tempo per l’internet banking quando ti sei addormentata sfinita alle 8,30 sul divano e la Pixie ti sveglia alle 9,50 perché Buona fortuna Charlie è finito, sembra un miraggio) e la domanda che corre sulla chat (perché siamo moderni e sempre connessi), mentre tu corri dall’ufficio verso la scuola sperando che tua figlia non sia fuori dal portone con una maestra imbufalita, è “che facciamo stasera per cena?”… beh, in tutto questo fare come Hermione Granger, ovvero girare un grazioso monile che hai al collo e vincere un’ora di tempo, sarebbe fantastico!!!

Amo mangiare, cucinare, bere bene, i mercati sono la mia passione! ho smesso di frequentarli quando una mattina nella pausa caffè andai appunto al fantastico mercato vicino all’ufficio, comprai un sacco di cose fantastiche, particolari freschissime, feci il tragitto di ritorno con tre sporte piene e la testa che stava elaborando gioiosa i menù con cui mi sarei deliziata e da vera mamma anni ’50, con tanto di capello cotonato passata di stoffa gonna a ruota e grembiule immacolato, avrei strappato mormorii di ammirazione dalla Pixie e dall’Ing. Poi il venerdì è diventato un inferno, tutte cose urgenti, tutto da fare per ieri… ore 16,10: per fortuna che oggi la Pixie la riprende l’ing… cavolo avevo detto all’Ing che tornavo comunque presto… ma forse, ancora… o ca… sono le 6!!! ho mandato le ultime mail, ho chiuso il computer, mi sono scaracollata con la bici verso casa, sono rientrata col fiatone, il sorriso e… la spesa?!?! è rimasta a marcire durante il week-end nel frigo della portineria a cui avevo strappato qualche ora di asilo politico per le mie derrate!!!

C’è un’unica soluzione: GIRATEMPO!!!

Perché “Parenti e Padelle”?

Perché levato il lavoro, a cui volente o nolente devo dedicare la maggior parte della giornata, quello che rimane di importante, insostituibile, ingombrante, fantastico e stressante, insomma la mia vita, sono la famiglia e la cucina.

Me ne sono accorta pochi giorni fa…

Tornati in città, la Pixie è rimasta al mare con i nonni. Per non gravare troppo sui nonni ed evitare che la Pixie si rompa troppo le scatole, il nostro agosto prevede le ferie spot, per cui la settimana è così organizzata: 3 giorni al lavoro e 2 di ferie, che con il sabato e la domenica diventano 4 giorni al mare con lei.

Sia io che l’Ing. amiamo cucinare, e ci riesce anche bene, come alla stragrande maggioranza dei membri delle nostre famiglie… quando eravamo una coppia (e ancora la Giratempo non era una necessità pressante), oltre a tutti i canali “Ri-educational” eravamo degli appassionati di Gamberorosso e con voce tenera ci chiamavamo a vicenda: “Amore? inizia la Ravaioli!” oppure: “Chi c’è oggi a Friends for dinner?” e poi con aria complice: “questo lo rifacciamo anche noi?!?!”… un lontano passato…

Molti piatti non sono adatti alla Pixie, soprattutto quelli piccanti… siamo soli, in cucina, l’Ing. ha fatto la spesa tornando dal lavoro, mi guarda con l’aria complice di un tempo: “ti faccio l’amatriciana? Intanto tu chiami al mare per sentire come sta la Pixie?”

I nonni avevano cibato la Pixie a pranzo al grido di “fritto & +fritto”: nelle sue parole: “Mamma i nonni mi stanno un po’ viziando… (mio silenzio fra l’imbarazzato e l’attonito) oggi a pranzo: pasta croccante (leggi: frittata di pasta), ciccia fritta (e quando la suocera che fra le altre cose è la detentrice del segreto per le migliori fritture che vi possiate immaginare, si cimenta nella milanese le dosi minime partono dalle dodici fettine… infondo erano 3… 4 braciole per uno) e poi carote (sicuramente c’è anche un gelato di cui mi viene taciuta la colpevole consumazione…). Ti voglio bene Mamma! La nonna vuole parlare con papà…”

Il telefono passa all’Ing. che nel mentre con gesto sicuro, secondo solo a quello di Rugiati, e con uno dei due coltelli Global che al colmo del romanticismo (poi ci si chiede perché parenti e padelle….) gli regalai per un suo compleanno provocandogli un moto dell’animo del tipo Lei è davvero l’unica che sa capirmi… ha tagliato gli ingredienti. “Ciao tesoro! non è che per caso Gira ha messo in valigia e riportato a casa Tina?” Urge precisare: Tina, la topolina, è il pupazzetto di pezza con cui la Pixie dorme da quando mia mamma lo ha messo nella sua culla: aveva tre giorni.. ma a quest’età potrebbe dormire senza pupazzo… si tratta di una evenienza che ancora non si è verificata e sperimentare in momento in cui è senza di noi (cosa che accade veramente di rado, una quindicina di giorni in estate e una decina di notti nel resto dell’anno e solo a partire dai 4 anni…) ed è per giunta nella fase in cui Vado alle elementari, sono grande… mamma dimmi che sono ancora la tua piccola… (sottotitolo: ok figo crescere: posso fare un sacco di cose, ma… non è che ora pretendono chissà che? e se non mi coccola più nessuno?) non ci sembra il caso…

L’Ing. cambia colore: “No mamma, figurati se portiamo via Tina (fumetto sulla mia testa: grazie amore, perché devo essere io la carogna che priva la creatura del pupazzo?) L’avete cercata… (parte l’elenco dei posti dove potrebbe celarsi Tina)?” intanto la Suocera parte per la tangente con un soliloquio (tipo Sindrome ne’ Gli Incredibili) sulle avventure pomeridiane della Pixie… Intanto voce fuori campo della Pixie, totalmente inascoltata (sta facendo il monologo…): “Come non si trova Tina?!?!?” percepibili ansia, panico…

L’Ing. è fuori dai gangheri: impreca contro i suoi e salta l’amatriciana
nella padella con gesto sicuro…

Cosa riempie dunque la mia vita: Parenti e Padelle…