Fa un freddo cane!!! e per giunta i fantastici guanti che ho comprato ai saldi di due anni fa non li trovo più, quindi sfreccio con la mia scassatissima bici per il centro cittadino con un paio di orridi guantini di pile molto liso e molto anni ’80 (o poco più), con fiocchetto e rosellina?!?! quando me li regalarono erano l’ultima moda: molto 3ndy, molto uptown girl… oggi il senza fissa dimora da cui compro il giornale una volta alla settimana mi ha chiesto se mi paravano il freddo con aria dubbiosa… ora ritroverò gli altri, li devo ritrovare!!!
Comunque, l’inverno è proprio arrivato e quindi si cucinano cose invernali, calde, confortanti.
IL BRODO!!!
Il brodo è la nonna Grey, la mia mamma, che è la miglior cuoca che io conosca. Ha talento creatività gusto occhio, cucinare per lei è una dote innata. Io me la ricordo mamma giovanissima, ha solo 20 anni più di me, che cucinava con la cura di una casalinga consumata facendo in casa perfino la pasta sfoglia e provando tutti i preparati possibili, quasi sempre delle schifezze!!! mi ricordo ancora quando comprò una base per ragù o ripieni per verdure… un orrore, perfino la gatta si rifiutò di mangiarla…
La mia prima infanzia è legata a una grande cucina dove la nonna Grey, che ancora però non aveva i capelli grigi, ma una cesta di capelli neri e ricci che sembrava il fratello nascosto dei Jackson 5, cucinava le crostatine e lucidava le mele col canovaccio: erano queste le merendine che mi portavo a scuola… e come ne ero fiera!!!
Io adoro il brodo, ma d’altra parte ci sono brodi che trovo una schifezza!!! Quei brodi che sono aspri, acidi… e quelli con gli “occhi” di grasso che galleggiano… bleha!?!?!
Chiariamo: come tutti sono ricorsa al brodo di dado e ce ne sono versioni che definirei perfino nobili!!!
Comunque fare il brodo è una di quelle cose che mi fanno casa!
Il brodo della nonna Grey è saporito e leggero, magro e speziato… è perfetto!
Fare il brodo sarebbe una cosa da casalinga: ci vuole un sacco di tempo!
Io lo faccio nel fine settimana o in due dopo cena, ne faccio tanto e lo congelo, sporzionato in sacchetti (per me, la Pixie e l’Ing. è sufficiente un sacchetto gelo medio con 7 mestoli colmi di brodo).